mercoledì 3 marzo 2010

Fratello Rock

Allora, abbiamo stabilito la formazione.
Viene la mamma e la Isa, poi la figlia grande del cuoco, la Susi, che è simpaticissima.
Si portano dietro la fidanzata di mio fratello.
Lui non può, è militare per il servizio di leva.
Dragamine Cedro, marconista, passerà i prossimi due anni a spippolare con il signor Morse e con luci e bandierine, sempre che non lo sparino in Golfo Persico.
Non vedeva sicuramente l’ora, probabilmente inghiottire un caimano vivo sarebbe stato meno doloroso per lui, comunque non poteva che essere selezionato per quel mestiere.
E’ sempre stato fissato con le robe elettriche ed elettroniche, oltre che per la musica e la figa.
Ha costruito un sistema di carrucole che gli consente di ruotare a piacimento l’antenna della TV, siamo gli unici a vedere bene Koper Capodistria e la TV Svizzera (reclame favorita: un cuoco con i baffi che conversa con una massaia brutalmente fuori peso e cantano insieme gioiosi “In ogni kucina la patata è regina”).
Ha costruito un WHAWHA, un distorsore per la chitarra elettrica del Tasso, che emette degli ululati spaventosi e gracchia quando infili la spina, tutto ciò consente al Tasso, che non è capace di mettere insieme due accordi, di sembrare Jimi Hendrix ubriaco.
In soffitta giacciono cadaveri di basso sbuzzati, incrociati con ventilatori a pale, innestati su pentole a pressione, il tutto colorato di viola con l’aerografo.
L’accostamento cromatico non è il suo forte.
Ha passato un periodo turbolento negli anni di piombo, quando è passato dall’adorazione di Tommaso Campanella ad un timido tentativo eversivo, culminato con l’esposizione della bandiera comunista sulla statua della Beatrice in piazza Alberica.
L’inseguimento dei cellerini l’ha un po’ demotivato e con i suoi amici ha creato la Banda.
Sono un gruppo veramente forte ed innovativo, ti fanno venir voglia di urlare e di ballare, sono e saranno la colonna sonora della mia vita.
E’ svagato, apparentemente lavora su una frequenza diversa, si addormenta in luoghi e momenti improbabili, tipo alla mattina all’alba seduto sul bordo della vasca da bagno, vestito da marinaretto e si risveglia quando l’adunata è ormai passata da due ore.
E’ molto più intelligente di me, ma non sa essere ruffiano e mistificatore come il sottoscritto, per cui di solito quando fa una cazzata viene scoperto e rampognato di conseguenza.
Non nota i dettagli della vita comune, tipo se tuo fratello sta sturando una fogna immerso in una buca piena di liquami, non dico di aiutarlo, ma quantomeno non lo salutare con il tuo sorriso radioso dicendo a voce alta “Beh, io mi vado a fare una doccetta”; oppure se il tuo caro fratellino giace nottetempo inanimato abbracciato al water, per aver abusato per la prima volta di alcolici a basso prezzo, evita di pisciargli sopra la testa e tornare a letto come se non l’avessi visto.
Quei due coglioni un po’ pelosetti, quello scroscio come di cascatella alpina, quella luce soffusa della luce sopra lo specchio, la mutanda a mezza gamba, li porterò sempre con me.

L’alba di un nuovo giorno.

2 commenti:

  1. Io ho assistito al "Beh mi vado a fare una doccetta" ... hai pero' omesso di dire che stavi tirandogli uno stronzo se non ti avessi fermato io (da lontano ovviamente!)

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