martedì 12 maggio 2009

H2O

Francè il vecchio è incontrollabile.
Ha iniziato una muta rivolta contro il razionamento dell’acqua e ci sta facendo impazzire tutti quanti.
In barca l’acqua è un bene prezioso come nel deserto, per farti una doccia devi prima bagnarti un poco, poi stacchi il rubinetto e ti insaponi, in seguito ti risciacqui usando meno acqua possibile.
I rubinetti sono a molla e le docce temporizzate, tutto è studiato per consumarne il meno possibile.
I gabinetti sono a pompa manuale, una volta riempiti ti attacchi alla leva e pompi come un disperato finché lui, il cesso, non digerisce i tuoi avanzi.
Usando poca carta altrimenti si intasa e facendoti un veloce bidet a molla per rinfrescarti.
Tutto ciò il Conte lo digerisce a stento e si è inventato una serie di trucchetti per fregarci.
Mi domandavo perché a cena si impadronisse tutti i tappi di sughero che trovava, l’ha scoperto il babbo.
Li incastra nei rubinetti e si fa la barba con l’acqua scrosciante , ha lasciato la doccia accesa tutta la notte per rappresaglia ed ha legato il rubinetto del bidet con il filo interdentale.
Ha allagato la moquette della cabina e siamo senz’acqua, la cassa delle acque nere è piena di prezioso liquido potabile.
Il Babbo è rosso come un peperone e temo per le coronarie, sta gentilmente spiegando a Francè che è un vecchietto cattivo cattivo e ammiro il fatto che per ora non l’abbia buttato fuoribordo.
Francè sorride come al solito e dice “ O’ piede marino, O’ piede marino”
Il babbo si spara un caricatore di MS e lo manda a cagare.
Il problema è che il Signor B. ha litigato con L’Aga Kan e a Porto Cervo non possiamo entrare, a Porto Rotondo ti spelano per l’ancoraggio di un giorno e il Signor B. non ci pensa nemmeno a spendere mille lire per quei ricconi di merda.
Soluzione, il rubinetto della Baffona.
Carico il gommoncino con quattro taniconi da venticinque litri, li assicuro con una funetta e plano fino alla banchina della Baffona, riempio le taniche domandandomi chi paga quell’acqua e torno indietro lentamente quasi affondato dal peso.
Facendo un breve calcolo, con 20 viaggi me la dovrei cavare mi ci vuole 15 minuti a viaggio e cinque minuti per far issare dal babbo e Giulio le taniche piene e rimpiazzarle con altre quattro vuote, in totale dovrebbero essere circa 7 ore di avanti e indietro.
Alla quarta ora sono completamente sfinito, mi arrampico a bordo e divoro tutto quello che il cuoco mi mette davanti.
Intercetto Francè che trotterella di prua con il panama in testa.
“Conte”
“Quant’è bbella ‘stà journata”
“Conte non lo farà più vero?’”
“ ‘O sole splente comme a Capri”
Gli faccio vedere la mano spellata e piena di vesciche.
Si fruga in tasca e mi allunga diecimila lire.
Le prendo, le piego e le pianto in coperta con il coltellino da nostromo che mi porto sempre dietro.
“Bbello guaglione”
“Francè basta ‘acussì”
“Posso fare a ‘varba?”
“ Solo la barba”
“Bbello guaglione”
“Francè…”
“’O piede marino?”
“’O piede marino”

4 commenti:

  1. Quando i mie avevano la barca con la cabina, il bagno e i posti letti, insieme a mio zio, dormivamo a volte alle Melorie o a largo di San Rossore. In due famiglie su un Calafuria 7 e noi bambini. Una magia! La cacca la facevamo in un apposito secchio di plastica, che vuotavamo in mare sciacquandolo con acqua salata. La pipi' in mare direttamente. Non abbiamo mai usato lo sciacquone della barca, che abbiamo venduto col bagno ancora vergine. Una magia!
    Vero

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  2. Una magia, hai detto bene.
    Chi non ha mai vissuto un'esperienza del genere in età scolare non può capire.
    Quello che i terrazzani ignorano è che l'uso del bulacco è normale, è anormale dover usare il cesso, troppo pericoloso.
    Sai quante volte ho visto mio padre bestemmiante infilato in qualche sentina travolto da assorbenti e carta igienica?
    Ma è in Meloria che hai fatto i primi esperimenti di pipì all'impiedi?

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  3. Meloria e Calafuria, niente costume ovviamente, a caccia di granchi, favolli, gamberi e pulci di mare. Mio babbo che litigava con qualche stronzo che lasciava la spazzatura sugli scogli. E poi, la gara di tuffi!

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  4. Grande Vero!
    Tu si che capisci.....

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