Il Babbo aggiusta tutto.
Se una cosa si rompe, si guasta, si usura, lui la ripara.
Usando strumenti di fortuna o, molto più spesso, spendendo il triplo del valore della cosa da riparare in attrezzi, strumenti, attrezzature.
E’ motorista, maestro d’ascia, falegname, elettricista, idraulico, muratore, velista, calzolaio, meccanico, contadino, orologiaio, modellista, pittore,inventore, cuoco, mago, astronomo.
Il problema è quando vuol riparare le persone.
Sulle teste riesce a fare un buon lavoro, motiva, assiste, sgrida, blandisce, dona sicurezza amore e appoggio, incute rispetto.
Sui corpi va così così.
Tende sempre a ragionare in termini idraulici ed elettrici anche riguardo alle funzionalità dell’organismo, rifacendosi alle leggi della fisica e della termodinamica, riducendo a scienza esatta una cosa che esatta non è.
Ha sempre avuto problemi con le articolazioni, schiena e ginocchia con il suo lavoro e con il suo peso si scassano velocemente ed ha scoperto un metodo per lavorare sulle ossa per far diminuire il dolore.
I bicchierini di vetro.
Secondo lui dipende tutto dall’umido, per cui prende dei bicchieri di quelli piccoli per il caffè, ci mette dentro un po’ di alcool o di cognac, li incendia con l’immancabile accendino Bic ed attende che il liquido si consumi tutto.
Poi appone il bicchiere rovente sulla parte dolorante e lo lascia lì, il bicchiere risucchia ciccia e pelle e dopo un po’ si riempie di liquido, che io ritengo non sia acqua o umido bensì grasso strutto,
una volta raffreddato il bicchiere lo toglie, dichiarando immediato sollievo.
Mah.
Il problema è che stanotte si è bloccato il Signor B., colpo della strega.
E lui lo ha convinto che con il suo metodo avrebbe ripreso a saltare come un grillo in men che non si dica.
Quindi procediamo.
Il vecchio carrarmato tedesco, duro come uno stoccafisso, viene completamente spogliato ed adagiato sulla pancia sul tavolo del salone.
A sua insaputa vengono approntati sei bicchieri adeguati alla lunga schiena dell’armatore.
Il Babbo, valutando l’età della preda, ritiene che la quantità di liquido sarà abbondante, per cui scalda al calor bianco dei bicchieri da cognac grossi come palloni da basket.
Poi li appoggia contemporaneamente su tutta la schiena del crucco che, fra sfrigolii sinistri, caccia un urlo terrificante.
Otteniamo un bellissimo effetto mammelle di mucca sulla schiena flaccida del vecchiaccio, con tutta la pelle rugosa risucchiata all’interno dei bicchieri.
Il Signor B. urla ma il Comandante non perde la calma, si accende una sigaretta, sa che è inutile provare a togliere il vetro prima che si sia raffreddato.
La quantità di liquido estratto è in realtà minuscola ed il principale bestemmia anche in turco.
Finalmente strappiamo le sanguisughe dal vecchio e ammirato osservo sei cerchi marchiati a fuoco sul groppone del tedesco.
Che miracolosamente si alza dal tavolo da solo, ritengo spinto più che dall’efficacia della cura dal terrore di un possibile trattamento aggiuntivo.
Con tutta la compostezza della sua razza ringrazia il comandante e si infila muto in cabina.
Il Babbo sorride, fiero del risultato.
Ragazzi, penso che il cognac non lo berrò mai più.
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Mio babbo sa aggiustare tutto. Sa fare tutto. Un po' idraulico un po' falegname un po' meccanico un po' restauratore. Ma se gli pargli di malattie corporee ha una unica risolutiva cura; devi mangiare di più!
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